XVIII EDIZIONE

GIOVEDÌ 24 MARZO 2022

L’essenziale è invisibile agli occhi

Le Beatitudini sono una pagina di amore per la giustizia nella famiglia umana, basate su un paradosso. Ciò che sembra male (essere afflitti, poveri, affamati, perseguitati, insultati) diventa un bene (saranno consolati, saziati, ricompensati). È vero che leggere le beatitudini è più bello che rileggere i dieci comandamenti.

Forse tutte le religioni, non solo il Cristianesimo, comprendono un approccio paradossale. Quello che spesso può sembrare più importante (essere ricchi, potenti e soddisfatti) non è la realtà vera. La realtà vera è un’altra, che non si vede.

Stephen Hawking, l’astrofisico che ha vissuto per 50 anni con una malattia che era stata pronosticata come letale in 3 anni, in uno dei suoi ultimi libri ha scritto che Dio potrebbe esistere, ma egli non ne sente il bisogno, nel senso che non vede l’esistenza di un Dio creatore come ipotesi necessaria. Molti scienziati hanno già accettato questo paradosso: le cose importanti all’origine della vita – come il DNA, o alle origini del Cosmo – come la materia oscura, non si vedono! Poeticamente lo dice il piccolo principe di Saint-Exupèry: “L’essenziale è invisibile agli occhi”. 

Per il popolo Ucraino questa Quaresima è già Passione. È più facile capire l’evoluzione biologica che capire come un singolo squilibrato possa mettere in croce una nazione. Accettare il misterioso intorno a noi non è contro, ma al di fuori della scienza: vuol dire riconoscere i valori che non si vedono con gli occhi, come gli affetti, l’amicizia, la crescita di conoscenza, di compassione, di solidarietà con tutte le persone umane. 

Paola e Lucio Luzzatto

Dar-es-Salaam, Tanzania e Università di Firenze